venerdì 29 gennaio 2010

Il mio ricordo più bello

Il ricordo più bello che conservi nella mia memoria legato all'inverno risale senza dubbio alla mia infanzia.
Ricordo con dolcezza quei bui e freddi ma allo stesso tempo gioiosi sabati invernali. Ero a casa da scuola (alle elementari facevo tempo pieno ma ero a casa per il week end) e davanti c'era ancora la domenica prima di tornare sui banchi. Fuori dalle finestre di casa era tutto freddo e coperto da ghiaccio se non da una spessa coltre di neve. Quando salivo a casa dei miei nonni e mia nonna stava cucinando il pranzo, spesso i vetri erano appannati. Mi piaceva osservare il paesaggio dietro quei vetri. mi sentivo protetta. E poi di corsa giù, nel nostro appartamento, a trascorrere il pomeriggio a giocare nel caldo della mia caleretta, sotto la capanna che mi costruivo tirando una coperta tra la scrivania e la sedia, creandomi un mondo magico dove i fiocchi di neve erano ballerine che scendevano danzando dal cielo.
*nella foto io e la mia mamma nel lontano inverno del 1983.

mercoledì 27 gennaio 2010

Una mano ai nostri amici pennutini

Buongiorno Fiocchi di Neve! Oggi vi propongo un post un po' insolito, e chiedo ai Fiocchi di Neve mie sorelle di lasciarlo in primo piano per qualche giorno. E' uno scritto che mi è arrivato via mail e che tratta di uccellini e neve. Fa freddo, molto freddo, e questi poveri piccolini faticano a trovare cibo. Qui vi riposto un po' di ricettine semplicissime per aiutarli... vi va? Non ditemi di no eh!!! Vi riporto il testo integralmente. QUI LA FONTE ORIGINALE

Per gli uccellini "urbani" forse la vita è un pò più facile, ma che dire di quelli che vivono in aperta campagna?
Ricordiamo che gli uccellini che spesso vedete fuori dalla finestra (selvatici se avete la fortuna di abitare fuori dalla città o "urbanizzati" all'interno delle città), hanno comunque un ruolo importante nella catena alimentare e nell'ecosistema.
Se non vi sovviene immediatamente il loro ruolo immediato, pensate egoisticamente a voi stessi ed individuate un immediato aspetto: ad esempio sono quelli che aiuteranno a "tamponare" l'invasione delle zanzare e di altri spiacevoli insettti nel periodo estivo.
Dalla finestra di casa nostra, abbiamo notato in questi giorni di pungente gelo, uno strano comportamento dei piccoli volatili attorno a casa nostra. Buffamente impacciati, goffi, quasi ubriachi.
Perché? Cosa sta succedendo?
Stanno soffrendo il freddo e ... difficile a crederlo ... la fame.
"Ma come!" direte voi. "Con tutte le briciole di pane che gli diamo ogni giorno, come è possibile?"
Presto detto.
I carissimi amici di TUTELA FAUNA ci spiegano perché e come possiamo aiutarli a superare le rigidità dell'inverno. Costa poco (un paio di pacchetti di sigarette?), l'impegno è poco e la soddisfazione ... enorme.

Ecco quindi una guida su come aiutare gli uccelli durante la rigidità dell'inverno.

In questi giorni di gelo è più che mai opportuno alimentare gli uccelli che vivono un periodo difficilissimo. Una guida a cosa si può fare e come farlo, evitando pericolosi errori. Ricette e consigli utili per gli uccelli e per noi che possiamo godere della loro presenza nei giardini.

Ottima l’idea in questa stagione di dare da mangiare agli uccelli che frequentano parchi e giardini. La coltre di neve rende impossibile la ricerca di cibo a terra e il freddo intenso richiede grandi quantita’ di energia per poter essere superato con successo.

Le persone che hanno a cuore la sorte degli animali selvatici ed in particolare degli uccelli, stremati dal freddo e dall’impossibilità di reperire cibo in natura,possono fornire loro degli alimenti, possibilmente naturali, come semi di girasole, semi vari come quelli messi in vendita per i canarini, riso, riso soffiato, uvetta passa, arachidi non cotti da appendere a dei rami, mele ed in mancanza di altro pane sbriciolato.
Si possono inoltre fornire delle tortine per uccelli reperibili in negozi specializzati o facilmente realizzabili con appositi ingredienti naturali come indicato nella seguente ricetta:

Tortine per uccelli
Ingredienti:
• 0,5 kg circa di farina di frumento per dolci
• 1 kg circa di farina per polenta di mais giallo
• 0,5 kg circa di zucchero (possibilmente grezzo)
• Almeno 4 confezioni di margarina vegetale da 250 grammi
(N.d.Z.M.: per queste dosi bastano due panetti di margarina, in totale 500 grammi, sono più che sufficienti per realizzare le "polpettine")

Ulteriori ingredienti raccomandati:
• una bustina di uva passa
• 1 o 2 mele tagliate a cubetti
• fichi secchi tagliati a cubetti o strisce
• un etto di semi di girasole
• 1 bicchiere di riso crudo
• 1 o 2 bustine di pinoli
• Una manciata di riso soffiato (per cani)

 
Preparazione
Si mettono in una terrina tutti gli ingredienti con l’esclusione della margarina. Si mischia tutto in modo da creare un prodotto il più possibile omogeneo. A parte si mette in una pentola la margarina e la si scalda a fuoco medio fino alla sua completa fusione. Si versa la margarina fusa sopra nella terrina sopra il miscuglio. Si mischia il tutto con un cucchiaione o con le mani sino ad ottenere un impasto il più possibile omogeneo. Con le mani si formano delle tortine a forma di palla (evitare di comprimerle troppo) che si mettono a raffreddare a parte.

Somministrazione
Le tortine vanno somministrate agli uccelli in luoghi non accessibili a cani e gatti perché appetitose anche per loro. Possibilmente vanno messe su davanzali, sopra i tetti, tra i rami degli alberi (ad esempio inserendole in piccolo retine, cosi’ da potere essere appese - appoggiate a dei rami - permettendo comunque agli uccelli di cibarsene.
Non appena qualche Pettirosso o Cinciarella si accorgerà della leccornia non mancheranno le successive scorribande di Passeri, Storni e Merli offrendo grandi possibilita’ di osservazioni estremamente piacevoli nella certezza di dare anche loro un aiuto importante per sopravvivere. Nelle giornate invernali di neve o gelo se si fornisce questo od altri alimenti per uccelli riduce o elimina la mortalità dei piccoli passeriformi che nell’arco di un inverno raggiunge anche il 70% di una sola popolazione.

Per chi volesse fare shopping on line di alimenti specifici per uccelli, questo sito offre un’ampia scelta.

Attenzione ad evitare alcuni alimenti. Ad esempio la Royal Society for the Protection ha lanciato un appello per non lasciare a disposizione degli uccelli grasso di carne (as esempio quello degli arrosti) che resta soffice e rischia di ungere le penne degli uccelli. Queste devono sempre restare asciutte e pulite: se si sporcano perdono le loro caratteristiche di impermeabilita’ e protezione termica mettendo a serio rischia la vita degli uccelli. Sarebbe come per noi stare al gelo con un capprotto pieno di buchi o scuciture non piu’ in grado quindi di difenderci dal freddo e riparandoci dalla pioggia con un ombrello bucato.

Un motivo aggiuntivo per evitare i grassi della carne e’ che se lasciati anche per poco al caldo possono irrancidire e al loro interno si possono facilmente sviluppare batteri estremamente pericolosi come quelli della salmonella, letali per gli uccelli. A questo si aggiunge che contengono quantita’ eccessive di sale che possono gravemente nuocere alla salute degli uccelli.

Altri avanzi dei pranzi natalizi sono molto piu’ adatti agli uccelli. Avanzi di dolci, biscotti, frutta, frutta secca, formaggi non troppo salati, riso crudo o cotto, cereali per la colazione (corn flakes e simili, meglio ancora il muesli che contiene frutta secca).

E non dimenticatevi l’acqua, elemento indispensabile per gli uccelli ma che puo’ diventare difficile da trovare quando la temperature scende sotto zero e tutto ghiaccia. Una contenitore basso con dell’acqua, da sostituire quando ghiacchia, e’ utilissimo per gli uccelli, sia per bere che per lavarsi.

martedì 26 gennaio 2010

AllTheBeautifulWinter

A proposito di inverno.. oggi vi voglio segnalare il blog di una bravissima fotografa lituana. Lei è Loreta e oltre ad essere una bravissima ricamatrice (trovate le foto dei suoi meravigliosi lavori qui: http://loretablog.blogspot.com/), e per questo motivo probabilmente già conosciuta da alcune di voi, ha creato un blog dove posta esclusivamente i suoi scatti invernali: immagini poetiche e fiabesche popolate da folletti e fate dei boschi.
Se volete perdervi nel suo mondo innevato e incantato cliccate sul titolo di questo post...

sabato 23 gennaio 2010

Il Primo Inverno

Il primo inverno che trascorsi nella mia casa di fanciulla maritata fu lungo e gelido. Vidi la prima neve a Lennox, nel Massachussetts, mentre ero in luna di miele, e la neve restò attorno a me fino a marzo inoltrato....
Quando tornai dal viaggio di nozze mi ritrovai in una valle già imbiancata, anche se mancavano ancora diversi giorni al Samhain.
Mia madre era venuta in visita, e a tenermi compagnia, perchè in questo paesino non conoscevo nessuno, e mio marito avrebbe subito ricominciato il lavoro nella nostra segheria. Mi sarei sentita sola, così la mia premurosa madre venne a lenire un po' la mia solitudine, almeno per i primi giorni.
Qualcuno potrebbe trovare inopportuno la presenza di una suocera in casa proprio durante i primi giorni di convivenza matrimoniale... ma io personalmente avrei trovato assai più inopportuna una novella sposa triste e in lacrime per la maggior parte del tempo....
Così, tra una nevicata e l'altra, passai il mio primo inverno nella mia nuova piccola casa, imparando a conoscerla a poco a poco. Rammento lunghissime mattinate trascorse a leggere accoccolata sul divano: Il Viaggio della Strega Bambina fu il romanzo che mi accompagnò in quel primo inverno, così ancora oggi, ogni volta che qualcuno mi nomina il Massachussetts e il New England io rammento quei primi freddissimi mesi. E i ricordi delle navi attraccate nel porto di Salem mi evocano una profonda nostalgia, come di tempi lontani vissuti in attesa di qualche capitano di ventura....
Persino qui è raro che nevichi per così tanti mesi., e all'epoca pensai che il cielo mi avesse mandato il suo benvenuto, amando io la neve più di qualsiasi altra condizione climatica... Ancora oggi ogni qual volta mi accingo ad accendere la stufa mi sembra di venir trasportata in un'epoca lontana, densa del fumo di molti camini svettanti verso cieli plumbei e chissà quanto distanti....
Potrei in onestà affermare che la neve e l'odore della legna bruciata e del fuoco hanno su di me lo stesso effetto della più famose Madeleine di Proust....
Mi trasportano in una Londra antica, o forse in una gioiosa Boston di qualche secolo fa....ma mi conducono anche per mano a quel primo lungo e bianchissimo Inverno...

Tratto dal mio ormai storico Blog AVALON

venerdì 22 gennaio 2010

Tortina semplice

Come anticipato nel mio ultimo post, eccovi la ricetta per una tortina semplice semplice che amo cucinare in inverno:
Torta alle mele, uvette e cannella

Ingredienti
  • 3 uova

  • 3 etti di farina

  • 7 cucchiai di zucchero di canna

  • 1 presa di sale

  • 1 bicchiere di latte

  • cannella q.b.

  • 2 cucchiai di olio

  • 1 cucchiaio da tavola di miele

  • 3 mele renetta

  • un paio di manciate di uvetta sultanina

  • 1 bustina di lievito

Versate gli ingredienti seguendo l'ordine in cui sono scritti (tranne le mele, le uvette e il lievito) mescolando di volta in volta e amalgamandoli piano piano fino ad ottenere un impasto morbido e cremoso, aggiungete poi le mele pelate e tagliate a fettine e le uvette che avrete sciacquato e immerso velocemente in un po' di farina (per evitare che sprofondino nell'impasto, giacendo sconsolate sul fondo della torta). Aggiungete la bustina di lievito, mescolate nuovamente, versate l'impasto in una tortiera e infornate a 180° per 30 minuti circa.

E' una tortina semplice e volece, che da il meglio di se abbinata ad un tea un po' amaro, tipo l'english breackfast. Oltre al resto, non se avete notato, ma nella torta NON C'E' BURRO, quindi è praticamente dietetica e si può mangiare senza sentirsi in colpa!

A me piace tantissimo, provate e poi mi direte!

mercoledì 20 gennaio 2010

le mie cose preferite -Caillean-


Gioco anche io!

IL COLORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
il candore perfetto della neve appena caduta e il rosso acceso delle bacche

IL RUMORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
il silenzio perfetto delle nevicate e un cd di bach a lume di candela mentre fuori c'è solo bianco

L'ODORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
l'odore del panpepato, della cannella e delle arance

IL SAPORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
quello del panettone mangiato la mattina di natale, la cannella e la vaniglia

IL CIBO CHE PIU' AMO CUCINARE IN INVERNO...
soffici torte di mele e cannella o golosi muffins da mangiare con il tea, ma anche i pancakes bollenti al mattino

IL LUOGO DOVE MAGGIORMENTE AMO TRASCORRERE LE LUNGHE SERE D'INVERNO...
amo raggomitolarmi a leggere davanti al camino e quella sensazione meravigliosa quando dopo una giornata lunga e fredda ti puoi ficcare sotto il piumone caldo con marito e pelosetti

CIO' CHE PIU' AMO INDOSSARE IN INVERNO...
maglioncioni caldi e colorati, sciarpine frou frou e guantini d'angora rigorosamente coordinati! e le pantofolone calde calde!

Ciò che amo dell'Inverno -di Argante-




Bene, accolgo il gioco di Pisi e mi dedico anche io ai pensieri d'inverno...

IL COLORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
... il bianco. Il bianco della neve che tutto ricopre, lasciando solo gentilmente intravvedere gli altri colori: il verde degli abeti, il rosso delle bacche di sorbo, il nero dei tronchi, il grigio del fiume... Il bianco così pulito, e fresco, e gelidamente avvolgente.

IL RUMORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
... il silenzio dopo la neve, ma anche il folle frullare di ali sulla mia terrazza, quando a decine passerotti, pettirossi e merli vengono a nutrirsi. Quando apro la porta si sente tutto un frullio di ali magnifico e leggero...

L'ODORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
... l'odore dell'aria intrisa di fumo di stufe e caminetti. Quell'odore di resina bruciata, pungente e buonissimo. Quell'odore che in casa mia si mischia a quello della cannella e del panpepato, del tea e del pane riscaldato sulla stufa...

IL SAPORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
... il sapore del tea aromatizzato alla cannella, accompagnato da qualche fetta di torta, o dai biscotti al cioccolato, o dalla torta al limone... ma non è il sapore che amo di più, bensì la possibilità di godere del tepore profumato della tazza...

IL CIBO CHE PIU' AMO CUCINARE IN INVERNO...
... hem... non amo particolarmente cucinare, ma se proprio devo, la cosa che amo di più preparare sono i muffin, oppure l'arrosto all'aglio di mia madre (non è così aglioso...)

IL LUOGO DOVE MAGGIORMENTE AMO TRASCORRERE LE LUNGHE SERE D'INVERNO...
.... in sala, con la stufa accesa, le luci spente e solo le candele e le luci dell'albero di Natale. Una lampada mi aiuta a ricamare, oppure mi godo qualche film in tema con la stagione... Non ho la possibilità di scegliere se avere o no i miei pelosini addosso: sul divano l'intrusa sono io, ihihihi....

CIO' CHE PIU' AMO INDOSSARE IN INVERNO...
... sciarpa e guanti. Sono una fanatica di sciarpe enormi e guanti di ogni sorta...




martedì 19 gennaio 2010

Ciò che amo dell'inverno


IL COLORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
...è il rosso intenso di uno sciarpone morbido e avvolgente, che ho confezionato durante le sere d'inverno l'anno in cui mi sono laureata.

IL RUMORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
...è il silenzio ovattato che segue ogni abbondante nevicata, come se la terra avesse fatto un grande sforzo, e ora si meritasse un giusto riposo, e tutto cooperasse per far sì che un brusco rumore non la risvegli.

L'ODORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
...è l'odore stesso dell'inveno, è quell'odore che hanno addosso le persone che abbracci quando entrano in casa e portano con loro odore di freddo, di legna umida, di terra, di aria e di bosco.

IL SAPORE CHE PIU' AMO DELL'INVERNO...
...è il sapore del tè sorseggiato attorno ad un tavolo in compagnia di buone amicizie per spezzare i lunghi e bui pomeriggi invernali.

IL CIBO CHE PIU' AMO CUCINARE IN INVERNO...
...sono tanti i piatti che amo cucinare in inverno, ma quello che più mi rilassa mentre impasto, inforno e ne avverto il profumo che invade la cucina è la torta alle mele, uvette e cannella (di cui posterò presto la ricetta!)

IL LUOGO DOVE MAGGIORMENTE AMO TRASCORRERE LE LUNGHE SERE D'INVERNO... ...è la mia cucina, possibilmente con la mia Bìa accoccolata sulle mie gambe.

CIO' CHE PIU' AMO INDOSSARE IN INVERNO...
...è una gonna ampia in velluto verde bosco con applicati a mano dei ricami sui diversi toni del verde.

...e voi? quale sono i rumori, gli odori, i sapori che più amate dell'inverno?

A proposito di nevicate...

Vi ricordate la nevicata dell'Epifania dell'anno scorso (mi rendo conto solo ora che, effettivamente, se lo possono ricordare solo le persone che risiedono più o meno in Lombardia)?
Aveva iniziato a nevicare durante la sera del 5 gennaio e non aveva più smesso sino alla sera del 6 gennaio. Tutto il paesaggio era ricoperto da un soffice e ovattato manto di neve.
Quando mi sono svegliata, la mattina dell'Epifania il giardino di casa nostra era così:

Le strade erano impraticabili, non un motore a disturbare quella quiete soave, solo strilli e risate di bambini e adulti che nei giardini e nelle strade giocavano a lanciarsi palle di neve o a fare pupazzi di neve.. di tanto in tanto il rumore delle pale da neve tenute in mano da uomini operosi che cercavano di creare piccoli sentieri per collegare l'uscio di casa con il cancello del giardino.
Così, nonostante l'aria decisamente frizzantina, dopo esserci ben bardati a prova di gita nel polo...

...Io e il Mio Contadino del Cuore quel giorno abbiamo deciso di regalarci una lunga passeggiata a piedi in mezzo a tutto quello zucchero a vero...

Credo sia una delle rarissime volte in cui, negli ultimi anni, abbia indossato un paio di pantaloni!
Ma la neve fa anche questo!

lunedì 18 gennaio 2010

Solo sogni belli...


Giustissimo! mancano un pò di ricamini qui! fresco fresco di rifinitura, ecco il mio cuscino per Trudi


Ricami a lume di candela

Troppo pochi i ricami qui postati... Si deve rimediare. Questi sono i Babbi Natale della Prairie Schooler, saranno esposti il prossimo Yule ormai, ma almeno sono nati... E infine un piccolo cuscinetto per decorare i rami dell'abete...:








sabato 16 gennaio 2010

Biscotti della Foresta

INGREDIENTI:
(Rigorosamente BIO!)



300 gr di farina integrale
250 gr di noci o mandorle o nocciole (io ho usato le mandorle)
300 gr di burro (ho detto che sono BIO non dietetici...)
240 gr di zucchero di canna
6 tuorli d'uovo (da uova di galline allevate a terra eh!!!)



Beh..... amalgamate tutto.
Stendete una sfoglia di circa 5 mm e ritagliate le forme dei biscotti.
Cuocete a 180°C per circa 10 minuti...

FACILE NO?

giovedì 14 gennaio 2010

voglia di neve 2


Visto che di neve non ne è arrivata nemmeno un pochino...un piccolo regalino

Neve e Fiamme

Qualche scatto dello scorso anno. Quest'anno la neve è stata poca, ma nel cuore serbo il ricordo del biancore incontrastato ed incontrastabile dello scorso anno....








martedì 12 gennaio 2010

Voglia di neve...


Per domani è finalmente prevista un pò di neve...quindi niente di meglio di una buona cioccolata bollente! avete mai provato la cioccolata bianca? attente , crea dipendenza!

-Cioccolata bianca di Caillean-

dosi per circa 4 tazze

Fate sciogliere a foco bassissimo in un pentolino antiaderente una tavoletta di cioccolato bianco di ottima qualità con un un litro di latte intero. Aggiungete un bacello di vaniglia e circa 4-5 cucchiai di maizena o fecola di patate, fino a raggiungere la consistenza desiderata. Togliete dal fuoco ed eliminate la vaniglia. Servitela in tazza con una piccola spolveratina di cannella, se la gradite, o una spruzzata di panna.

ps. avete mai visto una vera renna di babbo natale? ho scoperto che a casa mia ne vive una!

lunedì 11 gennaio 2010

TORTA DI BERCHTA

Una bella tradizione del sud della Francia. Lì si usa cucinare una torta per l'epifania, con dentro una fava. La persona che troverà la fava nella propria fetta di dolce, avrà un bambino entro l'anno. Questo simbolo di fecondità mi viene ovviamente da collegarlo a Berchta, alla quale venivano cucinate torte semplicissime in omaggio e che era una dea preposta alla fecondità.  In internet, ho trovato un dolce che si chiama Fugassa d'la Befana e che è un prodotto tipico della provincia di Cuneo, di origini molto antiche, nato come dolce delle feste familiari. Era un dolce con sorpresa di forma rotonda simile ad una margherita ed all'interno si inserivano due fave, una bianca e una nera. Chi avesse trovato quella bianca avrebbe pagato il dolce, chi quella nera il vino. Una tradizione insomma simile a quella francese. A dir la verità la tradizione francese è più una tradizione della mia famiglia, parte della quale abita in Francia, e non ho mai capito se fosse di origine novarese o proprio francese.

Vi scrivo qui la ricetta del dolce di Berchta, chiamiamolo così...

TORTA DI BERCHTA:
INGREDIENTI
Farina 450 g
Lievito naturale 200 g
Burro 130 g
Zucchero 150 g
3 tuorli d’uovo
Sale 5 g
latte per ammorbidire l'impasto
Albume d’uovo
Granella di zucchero
una fava
Impastare bene lievito, farina, burro ammorbidito, tuorli, sale e la fava.
Far lievitare l’impasto, coperto, per una notte in ambiente caldo (sopra un termosifone ad esempio).
Al mattino, spezzare l’impasto in tanti pezzi quante sono le tortine che si vogliono ottenere. Far riposare una decina di minuti, poi schiacciare un po' ogni pezzo e donargli una forma tondeggiante. Sistemare su teglie con carta da forno. Cuocere in forno a circa 200 °C per 45 min circa. 5 minuti prima della fine della cottura spennellare la superficie con albume d’uovo e cospargere di granella di zucchero.  Ora non vi resta che vedere a chi sarà toccata la fava! Buon appetito e non dimenticate di lasciare qualche dolcino a Berchta!

Ricetta tratta dal mio sito: YNIS AFALLACH TUATH

sabato 9 gennaio 2010

Devo ricamare questo!

Devo ricamare questo splendore: il Christmas Eve di The Prairie Scooler. L'ho ordinato su casa cenina... devono reperirlo e poi sarà mio e potrò dedicarmici con tutto il cuore e le mie manine d'oro, siiiiii!
Non è splendido????



Buon Anno e Felice Natale


Buon anno e Felice Natale e Felice Epifania... tutto in un solo post e tutto in ritardo di qualche giorno... ma sto cercando di far funzionare questo blog... con mooolta pazienza ci riuscirò!

Calore... e atmosfera


Cuscino primitive...



Un cuscino a lume di candela per coccolarsi sotto i fiocchi di neve...

Un calzino...



Un calzino primaverile per l'albero di Natale...

Una calza incantata: Il Sal di Jane concluso




Primo post...



Primo post, primi addobbi natalizi realizzati, ormai già da qualche mese...