mercoledì 14 settembre 2011

Un caro saluto a tutte le amiche!


EMILY DICKINSON -IV-
Taglia i pomeriggi d'inverno
una certa obliquità di luce
che grava con la stessa pesantezza
delle note in una cattedrale.
Celestialmente ci ferisce,
cicatrici non se ne trovano,
solo un interiore disappunto
dove risiedono i significati, c'è.
Nessuno può insegnarlo - quasi -
è un sigillo disperato,
una imperiale afflizione
che ci elargisce l'aria.
Quando viene il paesaggio sta in ascolto,
le ombre trattengono il respiro,
quando va via è come la lontananza
sul sembiante della morte.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao bellissimo qui, c'è un'atmosfera splendida.
isa

Federica ha detto...

Ciao, bella la poesia di Emily, una delle mie autrici preferite!
Baci Federica

Unknown ha detto...

anche la mia Federica..regala emozioni intense e quasi quasi quando leggi i suoi versi...sogni di averli scritti tu...o quantomeno vorresti averlo fatto, buona serata!
Ciao Isa, benvenuta fra noi

Susanna ha detto...

Bellissimi versi,grazie Palla di Neve!
Susanna Cerere

Anna ha detto...

Che bella!!!! adoro Emily....buna giornata Anna

Sandra c'era una volta Ilaria ha detto...

il tuo blog è bellissimo incantevole davvero mi riempie il cuore. baci